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Le bugie del Ministro Di Maio sulla questione Ilva

Ministro Di Maio, la questione Ilva era e resta una questione POLITICA, benché Lei l’abbia volutamente condotta su un piano prettamente giuridico e tecnico.

Sappiamo bene – perché lo paghiamo ogni giorno sulla nostra pelle – come ogni intendimento sia realizzabile in presenza di una REALE VOLONTA’ POLITICA.

Tutti i governi precedenti erano mossi dalla CHIARA volontà di salvaguardare la PRODUZIONE, il PROFITTO e la FINANZA ed in nome di questi hanno prodotto una legiferazione straordinaria imponente, a discapito di abitanti e territorio, entrambi devastati dall’azione politica e industriale.

· si sono elevati i limiti di legge sugli inquinanti e aggirato le norme sulla salute,
· autorizzato impianti assassini a restare in marcia e garantita l’immunità per i responsabili,
· scaricati 3 miliardi di debiti della fabbrica sui contribuenti e privilegiato i crediti delle banche,
· allungati a dismisura i termini per le prescrizioni ambientali e creati enormi buchi nei conti pubblici per le spese sanitarie,
· elargiti fondi statali per salvare la fabbrica tutelando gli interessi che gli gravitano attorno e spesi centinaia di milioni per pareggiare le perdite e pagare casse integrazioni pluriennali.

Ministro Di Maio, il suo Governo non ha rivisto neppure uno dei provvedimenti con cui i suoi predecessori hanno vessato la nostra comunità e la nostra terra in modo tanto abominevole. NON uno che fosse uno.

Chi può mai credere poi che lo STATO non possa essere nella condizione di annullare una gara o trovare un modo per boicottarla? Per anni è stato possibile tenere in piedi un’industria fuori legge a suon di decreti e provvedimenti speciali, perché questo si voleva.

Lei ha mentito a Taranto sul contratto ed anche riguardo alle migliorìe che dice di aver ottenuto sull’ambiente e sul lavoro e sta continuando a farlo:

· Ha sostenuto di non essere a conoscenza del contratto prima delle elezioni che, non è una scusante, ma un’AGGRAVANTE, rispetto all’altissima responsabilità di una candidatura politica ed alle promesse fatte senza tentennamenti riguardo alla chiusura del siderurgico. Avevate tempo, competenze e risorse per fare la semplice visura che occorreva per venirne a conoscenza.

· Ha sostenuto che l’annullamento del contratto porterebbe al pagamento dipenali ed al reintegro di Mittal in Ilva a seguito di ricorso, mentre ilcontratto NON PREVEDE PENALI ed il suo annullamento non è AFFATTO SCONTATO CHEFAREBBE RIENTRARE Mittal nella proprietà della fabbrica.

· Rimane in vita la famigerata Valutazione del Danno Sanitario che snaturavaquella regionale arrivando a concepire una VALUTAZIONE DEI DANNI PRODOTTI SOLOA VALLE DEGLI STESSI e non prima che si verifichino. Con la complicità deisindacati, che in fase di accordo non hanno opposto alcuna resistenza ariguardo, avete contravvenuto in toto il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE garantitodalla Comunità europea.

· Ha sostenuto che gli incrementi di produzione saranno senza emissioni,omettendo di dire che nella valutazione prevista NON VERRANNO CONSIDERATE LE EMISSIONI DIFFUSE non convogliate
· Parlando di miglioramenti ambientali, tutti da verificare, ha avuto il coraggio di parlare dei nostri bambini morti per strumentalizzare e avvalorare le sue giustificazioni In questi mesi ha volutamente omesso di dire che c’è all’attenzione del Consiglio di Stato un RICORSO proposto da associazioni e cittadini il quale è AVVERSATO dal Suo Ministero, da quello dell’Ambiente e dall’Ilva. Il documento prodotto dal Ministero dell’Ambiente è stato addirittura redatto da un dirigente intercettato (sebbene non indagato) mentre, con altri funzionari del Ministero, si decideva di fare “una porcata” per la centrale Tirreno Power di Vado Ligure, (pure sotto sequestro della Magistratura) simile – si intenderebbe implicitamente – a quella fatta per l’Ilva di Taranto. La stessa persona a cui si è affidato il compito di verificare l’ottemperamento delle prescrizioni di Ilva a Taranto.

· Lei, Ministro, ha sostenuto che se il contratto non fosse stato già chiusoavrebbe previsto la RICONVERSIONE DELLA SOLA AREA A CALDO della fabbrica e nondi tutte le fonti inquinanti come riportato nel contratto di Governo.

· Non ha previsto nessun piano per rimuovere l’enorme quantità di AMIANTO,ancora presente nel sito ILVA di Taranto

· Ha lasciato che le discariche di rifiuti speciali di Ilva rimanessero acarico dello Stato

· Dal punto di vista occupazionale l’attuale accordo è perfino peggiorativo diquello precedente, con 800 occupati in meno, se si considerano i 1.500 chesarebbero stati assorbiti da una società di nuova costituzione

· Del Piano per la riconversione economica e sociale di Taranto ha parlato soloin campagna elettorale e lo fa ora per rabbonire i tarantini, quando invecepoteva essere UN’OCCASIONE PER RIDARE FIDUCIA NEL CAMBIAMENTO, piuttosto chenel salvataggio della fabbrica. Risulta ormai chiaro come questo Piano non siaMAI ESISTITO.

· Col suo operato ha assecondato gli interessi razzisti del Nord tutelati(quelli sì) dalla Lega che, da sempre, si era espressa per il mantenimento invita della fabbrica, avendo alla fine ragione. Non risulta in questo secondarioconsiderare che la LEGA INVESTI’ FONDI PROPRI IN UN BOND di ARCELOR MITTAL.Genova, a suo tempo, fu tutelata da un ACCORDO DI PROGRAMMA che garantìl’occupazione e l’ambiente a scapito di Taranto

· Non ha considerato le DEVASTAZIONI AMBIENTALI E SOCIALI prodotte da Mittal OVUNQUE abbia prodotto nel mondo.

Molto più dei cavilli giuridici e dei possibili ricorsi di Mittal, avrebbero dovuto terrorizzarla gli effetti sulla nostra gente della sua inerzia, perché questa comporterà di fatto l’ammalarsi e LA MORTE DI ALTRE PERSONE.

La sua inazione è deprecabile in sé ed è deprecabile anche come forma di DERESPONSABILIZZAZIONE POLITICA rispetto ad un’EMERGENZA GRAVISSIMA, che nessuna legge speciale potrà mai lenire.
Lo dica anche ai suoi sodali eletti nel nostro territorio, ancora pronti a raccogliere e rilanciare tutte le sue IRRESPONSABILI MENZOGNE!

Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti
FLMUniti CUB sindacato di base
Giustizia per Taranto
Legamjonici
Tamburi Combattenti 
Taranto Respira
TuttaMiaLaCittà
WWF Taranto
singole e singoli cittadine e cittadini

RASSEGNA STAMPA

https://bari.repubblica.it/cronaca/2018/09/14/news/ilva_lettera_delle_associazioni_di_taranto_a_di_maio_da_lui_solo_bugie_-206463538/
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/taranto/1057671/ilva-le-associazioni-di-taranto-contro-di-maio-da-te-solo-bugie.html

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