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Si applichi il ‘principio di precauzione’: ieri la piazza ha chiesto azioni concrete al Sindaco di Taranto

Il Comune di Taranto, in ossequio al principio di massima precauzione, non esclude l’eventualità di assumere provvedimenti di fermo degli impianti, se dalle azioni che si è impegnato a mettere in campo, tra cui la valutazione del danno sanitario preventiva, dovesse confermarsi un danno alla salute per i cittadini di Taranto. 
È questo, in sintesi, l’impegno “strappato” al Sindaco Melucci da una delegazione della piazza ascoltata in Comune. Una piazza di centinaia di donne, bambini e uomini che hanno animato un presidio durante il quale si sono alternati momenti dedicati ai bambini, interventi di attiviste ed attivisti, cori e slogan. Sappiamo, in ogni caso, che la questione, prima ancora che tecnica e burocratica, è di volontà politica. Esattamente come lo è stata per la decisione di settembre di Di Maio, di lasciare la fabbrica aperta. Ed è per questo che abbiamo fatto soprattutto appello all’applicazione del ‘principio di precauzione’, previsto dalla Comunità Europea, per il quale ci sono già tutti gli elementi per prendere posizioni e provvedimenti di fermo degli impianti.
Ora è perciò il momento di proseguire con le iniziative e le pressioni verso le Istituzioni tutte… il tempo delle parole e delle promesse è terminato: chiederemo, in una sorta di mobilitazione permanente, impegni scritti ed azioni concrete sui quali misureremo la politica. A partire dalla richiesta che la Valutazione del danno sanitario venga attivata immediatamente e svolta nel più breve tempo possibile. A seguire, sabato 23, saremo a Roma per portare la voce di Taranto anche alla manifestazione per il clima, contro le politiche scellerate del Governo in campo ambientale. Non ci fermiamo più, ora basta, quel mostro va chiuso senza se e senza ma!!!
Ognuno decida da che parte stare!
GIUSTIZIA PER TARANTO


Ph Pierfrancesco Lafratta

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