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Le sigle che promuovono il Piano Taranto hanno incontrato il sindaco

Ieri pomeriggio, come associazioni e movimenti firmatari del Piano Taranto, siamo stati ricevuti, a palazzo di Città, dal sindaco per un incontro sulla questione Ilva. Erano presenti anche il vice Sindaco Castronovi, gli assessori Cataldino, Marti e Viggiano, dirigenti comunali e il Presidente della Camera di Commercio Sportelli.

Affatto secondaria la presenza di quest’ultimo che, in rappresentanza delle imprese di Taranto, assieme al primo cittadino, ha spiegato come le ragioni di questa convergenza su nuove posizioni contrarie all’Ilva, nasca dalla constatazione che non c’è più alcun aspetto positivo a controbilanciare quelli negativi.

In ragione di ciò, la strada, che è stata prospettata come irreversibile, è quella di ottenere dal Governo un accordo di programma per la chiusura dell’area a caldo e una valutazione di impatto sanitario che verifichi la compatibilità di quella a freddo. Diversamente si prenderà atto della necessità di chiudere l’intero stabilimento siderurgico.

Queste intenzioni ci sono state prospettate in modo chiaro e netto. Il percorso che l’amministrazione intende pertanto percorrere è quello di fare massa critica fra attori istituzionali, parti sociali, associazioni di categoria e cittadini, per pressare il Governo centrale in questo senso. Soprattutto alla luce dell’accordo firmato, proprio ieri, da ArcelorMittal e Governo, che prevederebbe l’uscita di scena di Mittal a dicembre prossimo e del quale ci riserviamo di dare le nostre impressioni dopo averne letto il contenuto.

Sembrerebbe che le posizioni dei nostri interlocutori, seppur per strade assai diverse, sarebbero giunte quantomeno all’obiettivo minimo della chiusura dell’area a caldo. D’altra parte, che l’Ilva non fosse più conveniente neppure dal punto di vista economico, e che lo fossero assai di più il risanamento e la riconversione del territorio, lo avevamo scritto a chiare lettere anche sul Piano Taranto. In esso abbiamo indicato tutti gli enormi costi del siderurgico e tutte le straordinarie opportunità che si aprirebbero con la sua chiusura, se inserita in una seria e responsabile programmazione. Peraltro, in questo scenario, le possibilità offerte dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per Taranto e le sue ricadute economiche sul territorio, potrebbero essere state ulteriormente incentivanti.

Il momento che Taranto sta vivendo è assai delicato e forse irripetibile, per cui il senso di responsabilità che ci guida, ci impone di sondare ogni possibilità.
Lo diciamo chiaramente, saremo durissimi nel caso ci dovessero essere ripensamenti o rallentamenti negli impegni presi da questa Amministrazione, ma oggi prendiamo atto di questa opportunità perché non possiamo restare spettatori dell’ennesimo accordo calato dall’alto ai nostri danni. Intendiamo incidere vigilando, proponendo e pressando, affinché il timone resti dritto e porti realmente la nave verso gli obiettivi che ci prefiggiamo da sempre.

Acli Taranto
Associazione Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti
Associazione GiorgioForever
Associazione Giustizia per Taranto
Associazione Taranto Respira
Comitato Legamjonici
Comitato Niobe
Gruppo Tamburi Combattenti
Isde Medici per l’Ambiente Massafra

Movimento TuttaMiaLaCittà

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