Ambiente

Inquinamento industriale ancora in aumento ad aprile

L’associazione Peacelink ha utilizzato i dati di aprile delle centraline Arpa e Ispra collocate dentro e fuori dallo stabilimento siderurgico, per raffrontarli con quelli dello stesso mese dello scorso anno.

Il dato è allarmante e quanto mai eloquente: ArcelorMittal continua ad inquinare in modo ancora più massiccio.

▪️ +81% del cancerogeno benzene (media delle centraline di Via Orsini e Via Machiavelli nel quartiere Tamburi),

▪️+213% rispetto al dato della centralina Meteo Parchi (interna all’ILVA).

▪️ Impennata anche per le polveri sottili PM 2,5, contro le quali neppure la copertura dei parchi minerali, annunciata come risolutiva, può nulla. La copertura trattiene infatti solo le polveri grossolane, ma non arresta quelle sottili di origine industriale, assai più tossiche di quelle da traffico e che, per quanto formalmente contenute entro i limiti di legge, comportano un rischio sanitario inaccettabile, specie per il quartiere Tamburi.

Alla luce di questi dati allarmanti denunciati da Peacelink, come Giustizia per Taranto, troviamo inquietante l’ulteriore rinvio dei lavori previsti sul fronte ambientale da parte di Mittal e la totale assenza di informazioni da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sulla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale.

Pretendiamo che vengano rese immediatamente note le determinazioni che riguardano la nostra comunità, senza operare ancora scelte in suo danno dettate dalla finanza e dalla conseguente esigenza di trattenere Mittal “ad ogni costo”.
Esigiamo la cessazione immediata di ogni fonte inquinante e la riconversione del territorio, senza dover rappresentare mai più quell’inaccettabile costo!

foto presa da www.italiachecambia.org