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Città invasa dal minerale, Taranto deve chiudere con la stagione dell’Ilva

L’incredibile video girato da una nostra socia dimostra il totale fallimento delle politiche di salvataggio dina fabbrica che non sarà mai compatibile con la vita umana. Centinaia di milioni spesi per la copertura dei parchi minerali che risulta del tutto insufficiente. QUanta gente morirà per quest’ennesimo episodio di violenza sulla nostra comunità? Queste polveri arriveranno lontano, non solo sul quartiere Tamburi! Questo sarebbe “il più bell’impianto d’Europa”, come ha detto solo qualche giorno fa l’AD di ArcelorMittal Lucia Morselli. Il video sta facendo il giro dei social e dei media e sta dimostrando a tutta l’Italia che il problema che si voleva ritenere risolto e ben nascosto agli occhi dell’opinione pubblica, è tutt’altro che chiuso, anzi!

Dopo aver denunciato pubblicamente l’accaduto, stiamo predisponendo un da portare in Procura. Inoltre aderiamo all’appello di Alessandro Marescotti di Peacelink, di raccogliere ogni foto, video e documento utile per inviarlo al Ministero dell’Ambiente che dovrà rispondere circa le misure prese (anzi, non prese) per evitare tutto questo. Verrà mandato tutto anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per dimostrare, evidenze alla mano, che nullaè stato fatto dallo Stato italiano per prevenire la salute dei tarantini, come confermato dalla sentenza di condanna della stessa CEDU.
Chiediamo quindi di inviarci foto, video o testimonianze in pagina o all’indirizzo mail giustiziapertaranto@gmail.com.

Lavoreremo per la creazione di un fronte compatto per chiedere la chiusura della fabbrica ed il risanamento del territorio, grande opportunità economica ed occupazionale lontana dai drammi cui siamo costretti da troppi anni.