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Sbloccati i fondi per Medicina, Città vecchia e bus navette. Ecco cosa prevedono

Qualcosa sul fronte delle alternative di sviluppo per Taranto sembra iniziare a muoversi. Il condizionale è d’obbligo fin quando non ne vedremo concreti risultati, ma sono prospettive che non dobbiamo avere remore nel definire positive, benché siano state concepite di fianco al siderurgico e non al suo posto come in tanti vorremmo. Va detto, però, che potrebbe essere proprio lo sblocco dei progetti del CIS e del porto ad aver modificato la posizione di parte della politica e della classe dirigente locale, attratta da nuove opportunità economiche legate agli appalti, viste le rigidità di Mittal con le aziende dell’indotto, abituate a canali preferenziali con la gestione Riva. Di certo c’è che quanto si starebbe muovendo sul fronte dei progetti per il territorio è anch’esso innegabilmente frutto della pressione che la città ha saputo esercitare sul fronte ambientale.

Sono progetti molto importanti che occorre seguire con grande attenzione, perché potrebbero disegnare la Taranto che verrà.

Vediamo cosa prevedono gli stanziamenti di questi giorni:

UNIVERSITA’

L’insediamento del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia a Taranto, su decentramento dell’Università di Bari, compie un altro passo avanti. Dopo il via libera all’acquisizione dello storico immobile ex Banca d’Italia nel centro di Taranto, l’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, ha accreditato l’ex Banca d’Italia come sede della Facoltà. Si proverà a renderla operativa già dal prossimo anno accademico, con fondi attinti dalle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 (FSC). Il progetto si innesta nell’ambito del Contratto di sviluppo Taranto (CIS) ed i fondi necessari ammontano a poco meno di 8 milioni di euro che verranno stanziati dalla Regione Puglia, la quale ha coinvolto l’Asl locale per l’allestimento. Un progetto sicuramente positivo, specie se lo si connetterà con l’ospedale locale, al fine di creare un policlinico in grado di produrre anche ricerca. La sede individuata è in pieno centro ed in facile connessione con le altre facoltà presenti in Città vecchia. Il numero chiuso che notoriamente fa da filtro alla frequentazione di Medicina in tutte le sedi italiane, potrà consentire alla nostra città di trattenere ed attrarre studenti e contribuire ad una positiva “contaminazione culturale” che non potrà non avere anche ripercussioni sulla crescita dell’intero tessuto sociale della nostra comunità.

CITTA’ VECCHIA

I fondi per il recupero e la valorizzazione dei palazzi Troilo, Carducci e Garibaldi, inizialmente a carico di Regione e Comune, secondo gli ultimissimi accordi, verranno stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. E’ proprio in ragione di questa operazione, che i fondi previsti dalle amministrazioni locali verranno dirottati sulla facoltà di Medicina presso l’ex sede della Banca d’Italia.

Per Palazzo Troilo (scoprilo vedendo questo video) il progetto esecutivo prevede di realizzare il “Cucinella Architects”, un centro culturale ed espositivo ed un coworking avanzato. Il palazzo di Vico Novelune, destinatario di circa 3 milioni di euro, verrà ristrutturato per ospitare alloggi per studenti e ricercatori. Anche questi sono interventi previsti nell’ambito del Contratto Istituzionale per Taranto (CIS), coordinato ora dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Turco, dopo l’esperienza avuta con l’ex Ministro De Vincenti e la lunga parentesi silenziosa avutasi fino a qualche mese fa. Il CIS prevede uno stanziamento complessivo di circa 1 miliardo di euro, di cui 300 risultano spesi fino al 2019.

TRASPORTI E MOBILITA’

Ci sono stati invece problemi e polemiche per gli emendamenti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo l’interlocuzione col Sindaco, è riuscito a far rientrare nel DL “Rilancio”. Prima inseriti in bozza, poi spariti e infine, per fortuna, nuovamente ricomparsi. Tutto a causa di un’indecorosa diatriba fra PD e 5Stelle cui si è riusciti a porre rimedio in extremis e di cui non si conoscono bene i motivi, al di là delle reciproche accuse. Ad ogni modo si tratta di tre emendamenti per Taranto per quasi 200 milioni di euro complessivi, che daranno corpo a progetti del Comune per i trasporti in città. Il primo prevede una spesa di 130 milioni per il progetto BRT, Bus Rapid Transit che il Comune ha varato all’interno del PUMS, Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, che a sua volta andrà a comporre il prossimo Piano Regolatore Generale. La scansione delle risorse è stata così programmata: 5 milioni nel 2020, 10 nel 2021, 35 nel 2022, 40 nel 2023 e altrettanti nel 2024. Ma cosa prevede questo BRT?

Si tratta del progetto per la realizzazione di due linee (Paolo VI-Cimino e Tamburi-Talsano) che dovranno gradualmente sostituirsi ai bus extraurbani nelle aree centrali della città, con passaggio a motorizzazione elettrica, o a idrogeno. E’ previsto che le fermate vengano dotate di sistemi di informazione audio-video e di macchine per i biglietti, mentre i semafori di centraline per prevedere la priorità ai bus. Fermate ed incroci verrebbero rivisti ed abbelliti urbanisticamente, i bus saranno più capienti, le frequenze più elevate e le aree di interscambio efficientate. A questo link puoi trovare gli altri progetti previsti dal PUMS, spiegati in modo accessibile, con le nostre osservazioni.

Il secondo emendamento prevede uno stanziamento di 20 milioni, di cui 10 in quest’anno e altrettanti nel prossimo, per il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico urbano

Il terzo emendamento prevede invece una spesa globale di 39,5 milioni per migliorare i collegamenti tra Taranto, il porto, la rete ferroviaria nazionale, l’aeroporto di Brindisi e le stazioni di Taranto e Grottaglie. Le risorse sono state così divise:  5 milioni per il 2020, 13,5 nel 2021 e 21 nel 2022. Per questi stanziamenti resta da attendere l’approvazione in Parlamento del DL “Crescita”.

Ulteriori 88 milioni sono stati previsti per rafforzare il sistema ospedaliero militare di Taranto.

Continueremo a seguire e vigilare su tutti i progetti che riguarderanno presente e futuro del nostro territorio. Ce n’è quanto mai bisogno.

Per i tuoi approfondimenti:

A questo link trovi tutti gli altri progetti istituzionali previsti per Taranto, da quelli per il Porto, al CIS, a quelli delle amministrazioni locali.