Acciaierie d'Italia

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I problemi economici dell’ex-Ilva e come il Governo sta cercando di affrontarli

Che il siderurgico di #Taranto stia annaspando è un’evidenza conclamata. Sentenze e studi scientifici sottolineano le sue responsabilità su ambiente e salute dei tarantini e il #Governo non sa più come rattoppare le falle. Fra queste ci sono anche quelle economiche, ostacolo non meno grande sulla strada dell’improbabile salvataggio. Vediamo quali sono nello specifico per capire quanto occorra tenerle d’occhio per evitare ulteriori colpi di mano della politica.

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Ambiente

Ex-Ilva: un nuovo altoforno e fumi di plastica nel cielo di Taranto

Le truppe cammellate del Governo proseguono la loro marcia irresponsabile sull’ex-Ilva di Taranto e, soprattutto, sulle nostre teste. Ieri ci sono state le audizioni della commissione Industria e agricoltura del Senato, nella quale il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, Quaranta, ha annunciato la proroga del contratto di locazione dei rami di azienda dell’ex-Ilva alla stessa Acciaierie d’Italia fino al 2030 (anno in cui cesseranno le agevolazioni sull’emissioni di CO2). La scadenza del termine previsto con la precedente gestione era il 31 maggio 2024. In questo modo la gestione degli attuali commissari potrà essere piena, fino al subentro dell’eventuale nuovo partner privato.

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Ambiente

Ex-Ilva:: un mostro che vacilla

Un guasto al nastro trasportatore che alimenta l’Altoforno 4 è stato solo l’ultimo episodio di uno stabilimento che continua a mostrare segni evidenti di degrado e insicurezza strutturale. Questo incidente ha causato la sua fermata temporanea (24/36 ore), mettendo in evidenza una realtà allarmante: lo stabilimento un tempo orgogliosamente considerato il più grande d’Europa è, di fatto, incapace di operare in modo stabile.

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Ambiente

Bonifiche Ilva: dai fondi per la salute a ‘salutiamo i fondi’ è un attimo!

Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, con estrema noncuranza e naturalezza, ha reso nota la decisione del governo di assegnare ulteriori 150 milioni di euro per le casse dell’ex Ilva utilizzando i fondi del “patrimonio destinato” che originariamente dovevano essere impiegati per le operazioni di bonifica.

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BlogPolitica

Quello che il Ministro Urso non dice…

Questa mattina il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , è stato a Taranto dapprima ha incontrato gli operai di Acciaierie d’Italia all’ingresso del primo turno e poi le istituzioni locali in Prefettura, davanti a sindacati e ambientalisti in presidio.

Per quanto le sue parole siano sembrate rassicuranti riguardo ad aziende dell’indotto, lavoratori della fabbrica, sindacati e territorio, lo scopo che si celava dietro questa visita è stato uno, e uno solo: si è trattato di un mega spot per rendere più attrattivo l’investimento per un nuovo socio privato. Il messaggio era prestabilito e intendeva mostrare unità d’intenti fra istituzioni nazionali e locali, sindacati e lavoratori, come a dire “venite, qui ci sono le condizioni migliori per operare”.

A questo gioco ci sottraiamo perentoriamente, dicendo che non c’è alcuna unità di intenti!

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AmbienteBlogPolitica

L’ex-Ilva di nuovo in amministrazione straordinaria: cosa succederà adesso?

Per la seconda volta in meno di dieci anni il siderurgico di Taranto, oggi Acciaierie d’Italia, è finito in amministrazione straordinaria. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ammesso all’istituto dell’Amministrazione Straordinaria Acciaierie d’Italia, accogliendo l’istanza presentata il 18 febbraio scorso dal socio di minoranza Invitalia. La strada resta in ogni caso in salita per i propositi del Governo.

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AmbienteAttività ed EventiGiustizia sociale

Santa Cecilia al fianco dei lavoratori dell’ex-Ilva

Stamattina abbiamo aperto le porte del Natale tarantino, il più lungo d’Italia, ai lavoratori della fabbrica. Sulle note della pastorale, abbiamo offerto pettole all’ingresso del primo turno e all’uscita dell’ultimo. Il clima che abbiamo trovato è di spaesamento e scoramento riguardo a una situazione che ha nella precarietà e nell’incertezza del futuro le sue note preponderanti. La fabbrica continua a essere un luogo a rischio di incidente rilevante e senza prospettive, con il Governo preoccupato unicamente dall’idea di un aumento della produzione in assoluto conflitto con l’ambiente e la salute della popolazione.

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