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Fedez e Codacons a Taranto

L’associazione dei consumatori Codacons e Fedez hanno annunciato ieri, in una conferenza stampa congiunta all’hotel Delfino, di voler risolvere il loro contenzioso portando avanti un comune progetto di sostegno e rilancio della vertenza ambientale di Taranto. Un segnale di solidarietà verso i tarantini che ancora oggi si ammalano e soffrono a causa dei veleni emessi dai camini del siderurgico. Accanto a Carlo Rienzi e Fedez, era presente Valerio Cecinati primario del reparto di Oncologia pediatrica dell’Ospedale Santissima Annunziata di #Taranto.

A fine conferenza abbiamo regalato al noto cantante la maglietta di Giustizia per Taranto e con l’occasione abbiamo fatto presente, a entrambe le parti, come l’unico modo per risolvere il problema di Taranto sia quello di chiudere la fabbrica e poter impiegare i lavoratori nelle opere di bonifica.

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BlogPolitica

Quello che il Ministro Urso non dice…

Questa mattina il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , è stato a Taranto dapprima ha incontrato gli operai di Acciaierie d’Italia all’ingresso del primo turno e poi le istituzioni locali in Prefettura, davanti a sindacati e ambientalisti in presidio.

Per quanto le sue parole siano sembrate rassicuranti riguardo ad aziende dell’indotto, lavoratori della fabbrica, sindacati e territorio, lo scopo che si celava dietro questa visita è stato uno, e uno solo: si è trattato di un mega spot per rendere più attrattivo l’investimento per un nuovo socio privato. Il messaggio era prestabilito e intendeva mostrare unità d’intenti fra istituzioni nazionali e locali, sindacati e lavoratori, come a dire “venite, qui ci sono le condizioni migliori per operare”.

A questo gioco ci sottraiamo perentoriamente, dicendo che non c’è alcuna unità di intenti!

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AmbienteBlogPolitica

L’ex-Ilva di nuovo in amministrazione straordinaria: cosa succederà adesso?

Per la seconda volta in meno di dieci anni il siderurgico di Taranto, oggi Acciaierie d’Italia, è finito in amministrazione straordinaria. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ammesso all’istituto dell’Amministrazione Straordinaria Acciaierie d’Italia, accogliendo l’istanza presentata il 18 febbraio scorso dal socio di minoranza Invitalia. La strada resta in ogni caso in salita per i propositi del Governo.

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Ambiente

No di Mittal all’aumento di capitale, lo Stato resta al palo

L’atteso incontro di ieri fra Governo e ArcelorMittal sull’ex Ilva, non è andato come strumentalmente annunciato nei giorni scorsi: #ArcelorMittal ha respinto la partecipazione all’aumento di capitale da 320 milioni di euro che avrebbe concorso a portare la quota del socio pubblico al 66%. Con essa ha rifiutato la richiesta del Governo di avere il controllo sulla società, anche perché per farlo occorrerebbe il 66,67% di quote possedute.

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AmbienteAttività ed EventiGiustizia sociale

Santa Cecilia al fianco dei lavoratori dell’ex-Ilva

Stamattina abbiamo aperto le porte del Natale tarantino, il più lungo d’Italia, ai lavoratori della fabbrica. Sulle note della pastorale, abbiamo offerto pettole all’ingresso del primo turno e all’uscita dell’ultimo. Il clima che abbiamo trovato è di spaesamento e scoramento riguardo a una situazione che ha nella precarietà e nell’incertezza del futuro le sue note preponderanti. La fabbrica continua a essere un luogo a rischio di incidente rilevante e senza prospettive, con il Governo preoccupato unicamente dall’idea di un aumento della produzione in assoluto conflitto con l’ambiente e la salute della popolazione.

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AmbienteApprofondimento Ambiente, Energia e RifiutiBlogPolitica

Mancanza di soldi, inquinamento e guai giudiziari: Ilva mai stata così vicina alla chiusura

Martedì scorso la Commissione Attività produttive della Camera ha ascoltato in audizione il presidente di Acciaierie d’Italia Franco Bernabè sulle prospettive industriali del siderurgico di Taranto. Specificando, come risaputo, di non avere poteri gestionali, che sono in capo al socio privato ArcelorMittal, Bernabè ha sostanzialmente, e chiaramente, definito il quadro di un declino annunciato. Una serie di grane di difficilissima soluzione, cui si sono aggiunte anche quelle giudiziarie legate alla Corte UE, al TAR e alle nuove indagini dei Carabinieri del NOE. In questo post le analizzeremo una ad una per rendere più chiara la situazione.

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