Manifestazione contro lo scudo penale e altri progetti per il compleanno di GxT

Manifestazione contro lo scudo penale, pulizia dell’agorà di piazza Marconi e laboratorio di cittadinanza attiva con gli scout, premio Giorgio Di Ponzio e incontro con Mama Marjas per un nuovo, straordinario progetto. 25 febbraio 2023, sei anni d’amore per la città raccontati in una giornata ricca di impegni appassionati e attività per la nostra comunità.

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Il 2022 di Giustizia per Taranto

Il 2022 di Giustizia per Taranto. Un anno in cui la nostra Associazione, come sempre, ha fatto la sua parte vigilando, portando il suo contributo di studio, approfondimento e analisi della situazione ed ha portato le battaglie per il territorio, per la pace e per tutti i diritti nelle strade, nella aule di tribunale e nei palazzi istituzionali. Denunciando le malversazioni e avanzando le proposte maturate nelle assemblee collettive, sempre più luogo di confronto avanzato sulle dinamiche della città. Senza distogliere lo sguardo da iniziative sociali, rubriche ed eventi culturali.

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Protesta degli operai, si chiede (erroneamente) di nazionalizzare la fabbrica

Monta la protesta degli operai a Taranto che oggi, sotto palazzo di città, hanno manifestato le loro legittime preoccupazioni dopo i tagli all’indotto operati da Acciaierie d’Italia allo scopo di chiamare, ancora una volta, il Governo ad elargire fondi pubblici. Si chiede di nazionalizzare la fabbrica alla ricerca di un salvagente che tenga a galla la fabbrica, ma occorre prendere atto del fallimento di tutti i tentativi fatti per tutelare la produzione e avere il coraggio di chiedere di più.

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Una mattinata di approfondimento e proposta per gestire al meglio l’accoglienza

Una iniziativa che, partendo dalla presentazione del libro di Valerio Manisi, “Finché potrò vedere la luce”, ed in presenza dell’autore, è stata occasione per un confronto sul tema dell’immigrazione, con il prezioso contributo dello scrittore e sociologo Leonardo Palmisano. Un approfondimento utile non solo per riportare la riflessione sul piano umanitario, ma anche per comprendere l’opportunità di organizzare strutturalmente l’accoglienza e l’inclusione, senza considerarle eterne emergenze a scopi speculativi.

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Agorà dei diritti: il 20 novembre un approfondimento sul tema immigrazione

Il delicato tema dell’immigrazione affrontato con perizia per capirne di più su un tema su cui c’è spesso speculazione sulla pelle di tanti esseri umani. Ne parleremo con Valerio Manisi, autore del libro “Finché potrò vedere le luce” e con il sociologo e scrittore Leonardo Palmisano. GxT, con l’occasione, sottoporrà una mozione sullo Ius soli al Consiglio comunale di Taranto.

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“La diversità che mi fece stupendo”, un progetto per sensibilizzare sul valore della legalità e dell’antimafia

“Persone, Percorsi, Presidi: La diversità che mi fece stupendo”, un progetto per sensibilizzare alla cultura della legalità attraverso il recupero dei beni comuni, la costruzione di comunità e la promozione della partecipazione.

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Approdano a Taranto, e in piazza Marconi, i campi estivi di Libera

Siamo felicissimə di annunciarvi che E!State Liberi! – Campi di Impegno e Formazione sui beni confiscati di Libera approda a Taranto! Ethra, Jonian Dolphin Conservation, Ammostro, Cooperativa Equociqui e Giustizia per Taranto racconteranno l’altra Taranto possibile in un percorso di conoscenza, scoperta e comunità. Alcune attività si svolgeranno in Piazza Marconi, dove è in atto un percorso di rigenerazione urbana per renderla bene comune.

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Ricatto occupazionale: un film stravisto

Acciaierie d’Italia ha comunicato alle organizzazioni sindacali la necessità di ricorrere, a partire dal 28 marzo, alla Cassa integrazione straordinaria per la durata di 12 mesi, per tremila lavoratori (di cui 2.500 a Taranto).Leggendo la richiesta dell’azienda si evince che solo il “raggiungimento di volumi produttivi pari a circa 8.000.000 ton/anno consentirà all’azienda il totale impiego delle risorse”. Peccato che il valore di produzione massimo consentito dal Dpcm del 29 settembre 2017 sia di sei milioni di tonnellate, e che ogni valutazione del danno sanitario condotta fino ad oggi giunga alle conclusioni che una produzione ad 8 milioni di tonnellate/anno comporti un rischio cancerogeno inaccettabile.

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