Ambiente

Ambiente svenduto: 15 kg di polveri nocive per ogni abitante di Taranto!

Avete provato a sollevare un manubrio di 15 kg? Prendetelo, provate a metterlo sulla testa dei vostri figli, nipoti, appoggiatelo sopra le vostre teste. Di seguito la nota di Codacons in merito alle ultime rivelazioni emerse durante un’udienza del processo Ambiente svenduto.

EX ILVA: CLAMOROSE AMMISSIONI DEI PERITI DEGLI IMPUTATI AL PROCESSO “AMBIENTE SVENDUTO””IL CHIMICO SESANA AMMETTE EMISSIONE SOSTANZE CANCEROGENE NELL’ARIA, E IL PROF. NANO L’IMMISSIONE DI 15 KG DI POLVERI NOCIVE PER OGNI ABITANTE DI TARANTO!

Clamorose ammissioni da parte dei periti degli imputati nel processo “Ambiente svenduto” in corso a Taranto i quali, incalzati dagli avvocati delle parti civili, hanno fornito preziosi dati circa il livello di inquinamento dell’aria prodotto dagli stabilimenti ex Ilva.Il primo a “cadere” è stato il Dott. Giulio Sesana (attualmente indagato in un processo su un presunto smaltimento illecito di rifiuti a Roma) il quale ha ammesso non solo di non aver mai scritto nulla sui temi diossina e Pcb, di cui si dichiara esperto, ma anche che gli stabilimenti Ilva hanno emesso nell’ambiente di Taranto 10 terribili sostanze velenose cancerogene di gruppo I, sostenendo solo che i veleni non sempre erano in misura superiore ai limiti di legge – spiega il Codacons, che attraverso gli avvocati Carlo Rienzi, Giuliano Leuzzi e Vincenzo Rienzi ha condotto il controesame – E’ stato poi il turno di Giuseppe Nano, ingegnere e perito della famiglia Riva, che dopo avere svicolato sulle domande imbarazzanti che chiedevano come mai ilva non ha adottato le Bat best pratiche di tutela sostenendo di “non essere esperto ” , ha fornito numeri impressionanti circa l’inquinamento prodotto dagli stabilimenti Ilva: solo nel 2010 l’acciaieria con in suoi camini ha diffuso nell’aria 2,97 milioni di kg di polveri nocive, pari a circa 15 kg di pm cancerogeno per ogni singolo abitante di Taranto, anziani e bambini compresi.Numeri che aiutano a spiegare le ragioni per cui a Taranto si sono registrati tante morti innocenti e tanti casi di tumore o altre malattie respiratorie sviluppate dai residenti, e per i quali gli imputati dovranno ora rispondere dinanzi la Corte d’assise.”