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AMBIENTE SVENDUTO: SARA’ RECUPERATO IL FASCICOLO SULLE PRESUNTE RESPONSABILITA’ DELLA MARINA NELL’INQUINAMENTO DEL MAR PICCOLO

L’inquinamento del Mar piccolo non sarebbe stato causato solo dall’ex-Ilva. Lo affermano i difensori di Nicola Riva durante le udienze preliminari del processo Ambiente Svenduto ora spostato a Potenza. A seguito di queste rimostranze, il giudice lucano Valente ha ordinato di recuperare il fascicolo dell’inchiesta, che fu poi bloccata, sull’inquinamento provocato dalla Marina Militare e che riguardava fatti accaduti fra il 2005 e il 2006.

I fatti risalgono al 2020 quando, durante il dibattimento di Ambiente Svenduto che si stava svolgendo in Corte d’Assise a Taranto, fu ascoltato l’ispettore del lavoro Fernando Severini. Questi aveva condotto un’indagine nel 2005 per conto dell’ex PM Petrocelli all’interno dell’Arsenale che, a partire dall’analisi delle condizioni di lavoro, giunse a riscontrare condizioni ambientali a dir poco precarie. L’indagine portò al sequestro di un’area di 20.000mq comprendente officine e installazioni con presenza di sostanze altamente tossiche. Venne bloccato il bacino Brin e si sarebbe dovuto ispezionare anche il Ferrati, ma l’indagine fu bloccata (il test dichiarò che il fermo gli fu peraltro .

Cosa trovò Severini in Arsenale?

Accompagnato nelle aree dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, trovò “notevolissime quantità di amianto un po’ ovunque sul terreno” con solventi, diluenti e oli sintetici che sarebbero stati riversati nei terreni e, per dilavamento, finivano direttamente in Mar piccolo. Avrebbe inoltre trovato pozzetti nell’area della banchina ex-imprese che, mediante canalizzazioni piuttosto nascoste, avrebbero riversato in mare inquinanti come il PCB. Della cosa furono interessati anche i carabinieri del NOE di Lecce i quali, a seguito di immersioni, ritrovarono sui fondali trasformatori aperti, con probabile fuoriuscita degli oli contenuti. I carotaggi fatti sul fondale adiacente confermarono la presenza di grosse quantità di PCB, oltre a piombo e mercurio.

Una vicenda inquietante sulla quale ci auguriamo che la magistratura possa fare finalmente chiarezza individuando ogni responsabilità.