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L’assemblea pubblica di ieri è partita, come sempre, dagli aggiornamenti sulle questioni di interesse: si è fatto un punto sui confronti partiti lunedì scorso per la costruzione condivisa di una manifestazione provinciale contro l’ex-Ilva, si è commentato l’interesse manifestato dal fondo americano Flack group per i rami di azienda di AdI e la questione dei droni segnalati sulla fabbrica e sull’ENI nel fine settimana scorso. Si è ricordato che venerdì 26 scadrà l’avviso di gara previsto dal Mimit e che il 3 ottobre alle 14.30 ci sarà in Comune il question time che riguarderà anche la fabbrica e che si è deciso di presidiare affinché l’amministrazione prenda posizioni nette contro gli intendimenti del Governo e per ricorrere al TAR sull’Autorizzazione Integrata Ambientale (se non in autonomia, sottoscrivendo quello della città).

Sul fronte del dissalatore sul Tara, si è fatta presente l’opposizione del Consiglio comunale di Massafra che intenderebbe in merito ricorrere al TAR. Su quest’ultima questione il comitato che si occupa della questione contatterà, per voce del WWF, l’amministrazione comunale massafrese per offrire il supporto nel ricorso da parte delle realtà che stanno animando le nostre assemblee. Sempre sul dissalatore ci si è confrontati sottolineando l’importanza di affrontare la siccità attraverso soluzioni alternative, quali la riparazione delle perdite, la conclusione dei lavori di canalizzazione della diga Pappadai e il dirottamento a scopi industriali (sperando che presto non ce ne sarà neppure bisogno) dei reflui affinati dei depuratori di Gennarini e Bellavista cui Ilva si è sempre opposta attingendo a fonti d’acqua che andrebbero destinate a scopi civili. Si è affrontato anche il tema della nave carica di amianto ormeggiata nel porto di Taranto, la cui situazione continuerà a essere monitorata nel rispetto degli impegni istituzionali presi.

In nome della concretezza pensata nei confronti precedenti si è deciso, infine, di prevedere degli incontri di sensibilizzazione nelle scuole e di prendere contatti con i comitati di Genova che si stanno mobilitando contro il forno elettrico, al fine di unire le vertenze nelle due città in cui insiste il siderurgico.

Per decisione unanime l’assemblea si è conclusa in anticipo per andare a sostegno del presidio indetto da USB e Cobas contro il genocidio dei palestinesi dinnanzi al porto. La mobilitazione, cui ha partecipato fra gli altri il movimento Taranto per la Palestina, ha indotto l’ENI a rifiutare di rifornire la nave Seasalvia il greggio destinato a Israele. Taranto si è così orgogliosamente unita alle proteste in corso nei porti di Genova, Livorno e Ravenna contro i traffici legati al massacro operato dal governo israeliano.

Prossimi appuntamenti con le mobilitazioni:

👉 MERCOLEDì 1 OTTOBRE h.18 in Piazzetta Gandhi: assemblea operativa per la costruzione della manifestazione NO ILVA

👉 MERCOLEDì 1 OTTOBRE h.19 in Piazzetta Gandhi: assemblea pubblica

👉 VENERDì 3 OTTOBRE h.14.30 sotto Palazzo di Città: presidio del question time sulla questione ILVA