L’Oasi palude La Vela, uno straordinario esempio di bellezza e resilienza
Non serve essere esperti naturalisti per commuoversi e sognare davanti allo spettacolo della natura. La Palude La Vela Γ¨ un esempio di resilienza. Essa ha resistito negli anni allβincuria di cittadini senza senso civico ed abbandono da parte delle amministrazioni (confidiamo in un cambio di rotta), all’inquinamento e contaminazioni da parte della grande industria, allβaviditΓ dei cacciatori e pescatori di frodo, agli incendi dolosi e agli interessi economici ma lei Γ¨ lΓ¬, in continuo movimento e adattamento, pronta ad essere osservata con rispetto e a commuovere gli spettatori esibendo la sua biodiversitΓ su di un grande palcoscenico naturale tutto tarantino. Un concentrato di bellezza tra scienza e poesia.
Facendo seguito alla foto di marzo del nostro calendario 2020 pubblicata ieri, aggiungiamo oggi una descrizione della Palude la Vela, corredata da tante nuove splendide foto (per le quali ringraziamo Lilia Candida, Ugo Ferrero, Marco D’Errico, Max Perrini e Luigi Serafino).
La Riserva Naturale Regionale Orientata βPalude La Velaβ Γ¨ stata per tanti anni Oasi del WWF e prima ancora interesse per la LIPU. Si estende per piΓΉ di un centinaio di ettari nel secondo seno del Mar Piccolo di Taranto, visivamente lβarea compresa tra il canale DβAiedda e lo sporgente denominato βfronteβ, caratterizzata da ampie pozze di acqua salmastra, vegetazione alofila e limo circondata da gariga e ciΓ² che rimane della pineta di Fucarino. Le zone umide sono essenziali nella regolazione dei flussi idrologici, la depurazione delle acque, il controllo dellβerosione, la mitigazione dei cambiamenti climatici e soprattutto la tutela della biodiversitΓ . La Palude La Vela, dal punto di visto naturalistico, rappresenta una zona umida non ancora censita in Italia tra le 65 di importanza internazionale ma non meno preziosa per il suo habitat rispetto a siti piΓΉ estesi e conosciuti come il Delta del Po in Pianura Padana o lo Stagno di Cabras ad Oristano. La flora della Riserva Γ¨ prevalentemente formata da specie adattate a vivere negli ambienti salmastri, come la protetta salicornia, detta asparago di mare, il Limoniastro cespuglioso o una delle piante nutrici della Monarca africano, meravigliosa farfalla che svolge la sua migrazione per migliaia di chilometri in piΓΉ generazioni. In Palude La Vela sono, inoltre, presenti alcune specie di Orchidee spontanee colorate e profumate come la Barlia Robertiana, la prima a fiorire al profumo di vaniglia ed alcune specie del genere Ophrys. Tra la pineta, la gariga e lβambiente palustre, numerosi sono anche i rettili, gli anfibi e le volpi che scavano delle vistose ed imponenti tane a piΓΉ ingressi. Non cβΓ¨ dubbio perΓ² che i veri padroni di casa siano le tantissime specie di uccelli che qui abitano tutto lβanno (specie stanziali) o che vi approdano durante la loro migrazione autunnale o primaverile, per una sosta piΓΉ o meno lunga a seconda della motivazione (far rifornimento di cibo, riposarsi, svernare e/o nidificare). Gli appassionati birdwatcher, fotografi e naturalisti possono godere tutto lβanno dellβosservazione degli aironi tra cui i cenerini e le garzette. Questβultime, soprattutto nel loro abitus nidificante, bianche ed eleganti si muovono sinuose tra le pozze in cerca di pesciolini come ad un banchetto nuziale. Sempre presenti anche diversi acquatici come i cormorani, li avrete visti tante volte fermarsi sui pali della coltivazione di mitili con le ali completamente aperte per farle asciugare. Di specie migratorie che sostano in questo speciale autogrill per lβavifauna, ce ne sono molte, dai limicoli alle anatre come le piΓΉ grandi e colorate volpoche, i fischioni, i piΓΉ conosciuti germani reali. Come non notare le bellissime avocette con il lungo becco rivolto in su, i tanti limicoli come le pettegole ed aironi migratori come le spatole, entrambi prendono il loro nome da evidenti caratteristiche (verso e becco, rispettivamente). E poi ancora, gli stupendi cavalieri dβItalia, nidificanti in palude, che con un poβ di fortuna Γ¨ possibile vedere esibirsi nella loro danza nuziale. Numerosi rapaci, tutto lβanno presenti come i piccoli gheppi e le grandi poiane ed in migrazione come i falchi di palude, i grillai e, se si Γ¨ fortunati, il raro falco pescatore. Ma senza dubbio la specie che colpisce di piΓΉ lβocchio dellβosservatore e che ormai puΓ² essere definita specie target per lβoasi, Γ¨ il fenicottero. Nei documentari siamo abituati a vederne centinaia, migliaia assembrati nei loro siti di approdo invernale in Africa, non pensiamo che i fenicotteri si possano fermare, anche a lungo e quasi tutto lβanno ormai, a due passi da casa nostra. Questi grandi e bellissimi trampolieri nascono bianco-grigiastri ma essendo ghiotti di un piccolo crostaceo presente nel limo delle paludi e saline accumulano il pigmento che colora le loro ali.