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Esposto contro la fabbrica, GxT si oppone all’archiviazione

Ieri abbiamo illustrato alla stampa gli sviluppi della denuncia da noi presentata a maggio 2021 contro Acciaierie d’Italia, per la sua condotta dopo la caduta dello scudo penale. Una denuncia, corredata da foto e video, che coprono un arco temporale compreso tra l’ottobre 2019 ed il maggio 2021, con cui abbiamo evidenziato la costante e mai risolta diffusione di polveri industriali sulla città. Spolverio di polveri, oltretutto, già considerato reato nell’ambito del processo Ambiente Svenduto, e che ha visto condannati molti imputati per analoghe vicende commesse sino al 2013. La Procura della Repubblica ha, però, avanzato richiesta di archiviazione, ritenendo che i fatti da noi rappresentati non sarebbero penalmente rilevanti. A tale conclusione è giunta sulla base di quanto affermato da Arpa Puglia, delegata dal Pubblico Ministero a svolgere le indagini, che ha ritenuto la inesistenza di reati, sostanzialmente perché le emissioni dello stabilimento siderurgico rispettano i limiti di legge. Dunque, spargere polveri nelle case, sulle cose e nei polmoni dei cittadini tarantini non sarebbe reato! Senza entrare troppo in tecnicismi, a nostro avviso è errata la richiesta di archiviazione, ragion per cui, ovviamente, abbiamo proposto opposizione alla richiesta di archiviazione. Confidiamo, ora, nel Giudice per le Indagini Preliminari affinché non archivi la denuncia. Il fatto che il siderurgico rispetti i limiti di legge per le emissioni non è certamente una garanzia per la salute e per la tutela della vita privata dei tarantini, nè può essere una giustificazione rispetto ai soprusi subiti dai tarantini, ed in particolare dagli abitanti del quartiere Tamburi, costretti a vivere fra le polveri venefiche della fabbrica. Situazione rimasta uguale nel tempo, come dimostrato dagli ultimi, drammatici, eventi che hanno visto la città nuovamente sommersa da montagne di polvere inquinante e pericolosa per la salute.

Non ci stancheremo mai di dire che la presenza dello stabilimento siderurgico non è compatibile con la vita dei tarantini. L’unica soluzione per risolvere il problema è la chiusura di quella fabbrica!

Qui il servizio di Antenna Sud 85 sulla conferenza stampa