Ambiente

Ieri prima udienza della Corte di Giustizia Europea sul caso ex-Ilva

Ieri a Lussemburgo c’è stata la prima udienza della Corte di Giustizia europea, chiamata dal Tribunale di Milano a esprimere il suo parere vincolante sulla gestione della questione Ilva da parte dell’Italia.

L’importante azione legale è stata promossa dall’associazione Genitori Tarantini tramite gli avvocati Rizzo Striano e Amenduini e punta a chiarire se siano legittime le continue proroghe all’Autorizzazione Integrata Ambientale concesse al siderurgico di Taranto, le mancate valutazioni del danno sanitario e la mancata considerazione di tutti gli inquinanti nel loro insieme.

Nella seduta di ieri sono state ascoltate le parti e, ovviamente, Governo, Acciaierie d’Italia e Ilva in A.S. hanno dichiarato di essere in regola con le norme, cosa opinabile nonostante queste siano state scritte a posta per favorirla.

Sarà proprio la Corte di Lussemburgo a dettare l’interpretazione da dare alle norme comunitarie e non è da escludere che si possa arrivare al fermo degli impianti, almeno fino a quando le prescrizioni autorizzative non verranno rispettate.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 14 dicembre, quando a parlare sarà l’Avvocatura Generale della Corte, ossia l’equivalente del PM nell’ordinamento italiano, mentre per la sentenza occorrerà attendere ancora qualche mese.

Passo dopo passo, il percorso per ottenere giustizia nel nostro territorio non si arresta.