Ambiente

OGGI ISPETTORI DEL MINISTERO IN ILVA, INTANTO SI SCOPRE CHE I DEBITI SUPERANO I 3 MILIARDI DI EURO

Parte oggi la visita ispettiva voluta dal Ministro Urso nell’ex-Ilva di Taranto. Per sincerarsi che gli impianti non inquinino e i tarantini siano al sicuro? Niente affatto, di questo non importa assolutamente nulla. Saranno in fabbrica per verificare le condizioni degli impianti dopo il braccio di ferro apertosi con ArcelorMittal. L’imperativo è la produzione!

Il socio privato, dal canto suo, intende impugnare il decreto voluto qualche mese fa dal Ministro Fitto per favorire il siderurgico e prevedere regole nuove per il suo commissariamento. Come diciamo da tempo, Mittal non intende lasciare il campo a un possibile concorrente e farà leva sui tribunali per far emergere tutte le lacune del socio pubblico. Nel frattempo si scopre che i debiti di Acciaierie d’Italia ammonterebbero a 3,1 miliardi di euro e che, per rimetterla in carreggiata, occorrerebbe una moratoria ai creditori di due anni per poco meno di un miliardo. Fra questi figurano importanti colossi industriali come Unicredit, Eni, Snam ed Enel, vero motivo delle preoccupazioni dei governi di salvare l’ex-Ilva a tutti i costi.

Un disastro totale e a 360° che ci si illude di risolvere mettendo Mittal nelle condizioni di andar via in favore di un nuovo socio privato. Un problema enorme per risolvere il quale occorrono, in ogni caso, miliardi e miliardi di soldi pubblici che pretendiamo vengano investiti (e non gettati) nella riconversione socio-economica ed ecologica del nostro territorio.