Ricorso al Mediatore Europeo contro l’inerzia della CE sul caso ex-Ilva
L’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Valentina Palmisano, nei giorni scorsi ha promosso un’importante azione presso il Mediatore Europeo in merito alla situazione dell’ex-ILVA di Taranto. L’iniziativa, presentata insieme a PeaceLink e Luciano Manna, mira a denunciare l’inerzia della Commissione Europea riguardo alla procedura d’infrazione in corso contro l’Italia. La CE avrebbe, infatti, dovuto già da tempo deferire l’Italia alla Corte di Giustizia dell’UE.
𝐂𝐎𝐒’𝐄’ 𝐈𝐋 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐄𝐔𝐑𝐎𝐏𝐄𝐎?
Il Mediatore Europeo è un organismo indipendente dell’Unione Europea che indaga sui casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni, degli organi, degli uffici e delle agenzie dell’UE. L’esito di una denuncia al Mediatore Europeo non è una sentenza vincolante come quella di un tribunale, ma il Mediatore può formulare raccomandazioni alle istituzioni dell’UE. Sebbene non obbligatorie, tali raccomandazioni hanno un peso morale e politico significativo e possono spingere le istituzioni a rivedere le proprie posizioni o ad agire.
𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐂𝐄𝐃𝐔𝐑𝐀 𝐃’𝐈𝐍𝐅𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄
La Commissione Europea aprì una procedura di infrazione contro l’Italia (INFR(2013)2177) nel settembre 2013, a causa delle violazioni ambientali e sanitarie causate dall’impianto siderurgico. Nonostante siano passati ben 12 anni e nonostante una chiara sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che impone la sospensione delle attività industriali in caso di persistente inquinamento, la Commissione non ha agito per la difesa dei tarantini.
La denuncia, inoltre, sottolinea la mancanza di trasparenza e di comunicazione della Commissione nei confronti dei tarantini.