Rischio sanitario “inaccettabile”: quanto ancora dobbiamo sopportare?
Dopo aver prodotto la sua Valutazione di impatto sanitario (VIS) sulla base di uno scenario produttivo di 6 milioni di tonnellate di acciaio/anno, Acciaierie dβItalia ne ha presentata unβaltra a 8mln riferendo di un rischio sanitario βampiamente accettabileβ. SarΓ lβIstituto Superiore della SanitΓ , che fa capo al Ministero della Salute, a esprimersi a riguardo a valere sulla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale per il siderurgico.
Nel frattempo Arpa, Asl e Aress, gli organismi scientifico-sanitari della Regione Puglia, come previsto dalla legge regionale del 2012, hanno redatto la propria valutazione (VDS) sulla base delle emissioni del 2023 dellβex-Ilva e di altre industrie del territorio sentenziando che, ancora una volta, lβex Ilva rappresenta una minaccia concreta per la salute di chi vive a Taranto (con particolare riferimento a benzene e cromo). Anche queste valutazioni saranno rimesse al gruppo istruttorio della nuova AIA.
Dunque, la Regione Puglia conferma quello che denunciamo da anni: neppure con tutte le prescrizioni del mondo quella fabbrica sarebbe in grado di fare profitti senza ucciderci. La stessa magistratura, tempo addietro, ammonΓ¬ sul fatto che lβefficacia delle prescrizioni sarebbe tutta da verificare. Per contro lβazienda continua ad essere in perdita e presto lascerΓ a casa migliaia di lavoratori.
Alla luce di tutto ciΓ² e per lβennesima volta, ci chiediamo di quali evidenze ci sia ancora bisogno per prendere atto dellβincompatibilitΓ dellβex-Ilva con il territorio e quanto ancora dovremo aspettare affinchΓ© si prenda atto del fallimento dellβassurda idea di salvarla.
13 Novembre 2024
