Ambiente

Rischio sanitario “inaccettabile”: quanto ancora dobbiamo sopportare?

Dopo aver prodotto la sua Valutazione di impatto sanitario (VIS) sulla base di uno scenario produttivo di 6 milioni di tonnellate di acciaio/anno, Acciaierie d’Italia ne ha presentata un’altra a 8mln riferendo di un rischio sanitario β€œampiamente accettabile”. SarΓ  l’Istituto Superiore della SanitΓ , che fa capo al Ministero della Salute, a esprimersi a riguardo a valere sulla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale per il siderurgico.

πŸ‘‰Nel frattempo Arpa, Asl e Aress, gli organismi scientifico-sanitari della Regione Puglia, come previsto dalla legge regionale del 2012, hanno redatto la propria valutazione (VDS) sulla base delle emissioni del 2023 dell’ex-Ilva e di altre industrie del territorio sentenziando che, ancora una volta, l’ex Ilva rappresenta una minaccia concreta per la salute di chi vive a Taranto (con particolare riferimento a benzene e cromo). Anche queste valutazioni saranno rimesse al gruppo istruttorio della nuova AIA.

Dunque, la Regione Puglia conferma quello che denunciamo da anni: neppure con tutte le prescrizioni del mondo quella fabbrica sarebbe in grado di fare profitti senza ucciderci. La stessa magistratura, tempo addietro, ammonΓ¬ sul fatto che l’efficacia delle prescrizioni sarebbe tutta da verificare. Per contro l’azienda continua ad essere in perdita e presto lascerΓ  a casa migliaia di lavoratori.

πŸ‘οΈβ€πŸ—¨οΈAlla luce di tutto ciΓ² e per l’ennesima volta, ci chiediamo di quali evidenze ci sia ancora bisogno per prendere atto dell’incompatibilitΓ  dell’ex-Ilva con il territorio e quanto ancora dovremo aspettare affinchΓ© si prenda atto del fallimento dell’assurda idea di salvarla.

13 Novembre 2024