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Resoconto dopo il presidio

Ieri sera, sotto Palazzo di CittΓ , c’eravamo. E abbiamo fatto rumore.

Eravamo in tante e tanti, ancora una volta in strada, per difendere la nostra dignitΓ , la nostra salute, il nostro futuro.

In un momento difficile, in cui lo sconforto potrebbe avere la meglio, abbiamo scelto di esserci. PerchΓ© la battaglia non Γ¨ ancora persa. Non possiamo permetterci di perderla.

Abbiamo ragioni solide, veritΓ  che urlano da anni sotto il peso dell’indifferenza. E quelle veritΓ , prima o poi, si faranno sentire.

Ieri sera, Taranto ha avuto una possibilitΓ  che altrimenti non avrebbe avuto: quella di rialzare la testa. E di questo dobbiamo essere fieri.

È stato commovente ritrovarsi, guardarsi negli occhi, riconoscere nei volti attorno a noi la stessa rabbia, lo stesso amore per questa città.

Tanti cuori hanno battuto all’unisono per chiedere giustizia.

Ma non basta. Il nostro appello ora va forte e chiaro a chi ha ancora il potere di decidere:

non firmate quell’accordo!

Non firmate un patto che condanna Taranto a nuovi anni di morte e veleni.

Non firmate in nome dell’industria un’altra sentenza contro la vita.

La mobilitazione chiaramente non finisce qui.

Se ci vogliono morti, che passino sui nostri corpi!