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π’π’π§ππšπœπ¨, 𝐧𝐨𝐧 π›πšπ¬π­πš 𝐝𝐒𝐫𝐞 𝐍𝐎: 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐒π₯ 𝐫𝐒𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐚π₯ 𝐓𝐀𝐑!

Il Sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ricordiamo che ha espresso parere contrario all’AIA, formulando prescrizioni sanitarie in sede di Conferenza di servizi. Da un esame dei documenti sarebbe emerso che tali prescrizioni non siano state recepite. Si tratterebbe di un fatto gravissimo che renderebbe ancora piΓΉ necessario, e con maggiori possibilitΓ  di successo, il ricorso al TAR da parte del Comune di Taranto. L’opposizione del Sindaco, per quanto importante, resterebbe priva di conseguenze se non si procedesse in tal senso, ma al momento tutto tace da palazzo di CittΓ .

È bene chiarirlo: questa AIA non Γ¨ un documento qualunque. È l’autorizzazione che consegna a Taranto altri dodici anni di produzione a carbone, con gli altiforni destinati a rimanere accesi e con la cittΓ  che continuerΓ  a convivere con inquinamento, malattie e morti premature. Parlare di β€œtransizione” in questo contesto Γ¨ un insulto alla nostra intelligenza.

Allora, la domanda sorge spontanea: cosa intende fare davvero il Sindaco? Dire no in conferenza o in un verbale non basta, occorre tradurre quel dissenso in azione concreta.

La cittΓ  sta preparando e presto presenterΓ  il proprio autonomo ricorso, ma Γ¨ evidente che quello del Sindaco avrebbe un peso specifico notevole in questa partita. Non solo sul piano giuridico, ma soprattutto come segnale politico e istituzionale: il Comune che si mette al fianco della sua comunitΓ  per dire che quest’AIA Γ¨ sbagliata e va fermata.

Non possiamo permetterci ambiguitΓ : senza ricorso, quel no sarΓ  destinato a rimanere lettera morta e il Comune, pur avendo manifestato il proprio dissenso, finirΓ  per rendersi complice di una scelta che peserΓ  sulla vita di tutte e tutti noi per oltre un decennio.

Chiediamo quindi al Sindaco di non fermarsi alle parole, ma di assumersi fino in fondo la responsabilitΓ  che il suo ruolo comporta. Rispetto a certi temi non c’è nulla da contemperare, c’è semplicemente un lato giusto e uno sbagliato della storia, non sono ammessi tentennamenti. NΓ© possono avere un ruolo le resistenze di partiti come il Partito Democratico che, al di lΓ  di alcune posizioni interne divergenti, in questa vicenda si stanno mostrando allineati alle scelte irresponsabili del Governo. Davanti a dodici anni di carbone autorizzati, questa posizione Γ¨ una responsabilitΓ  politica enorme.

Basta con i compromessi sulla pelle dei tarantini: anni di fallimenti devono far prendere atto che occorrono scelte di campo nette e diverse. Che guardino realmente alla salute, all’ambiente e a nuova e sana occupazione.