La Marina Militare e il Mar piccolo
Dai verbali del processo Ambiente Svenduto del 12 e 17 febbraio, acquisiti e riportati da Gianmario Leone sul Corriere di Taranto, emerge una relazione inquietante sullโinquinamento del I seno del Mar piccolo di Taranto.
Premettiamo che si tratta della testimonianza con cui la difesa degli imputati legati allโIlva, prova a dimostrare come lโinquinamento del Mar piccolo sia figlio anche delle condotte della Marina Militare che, a loro giudizio, non sarebbe oggetto di altrettante indagini. Visto che per noi le responsabilitร degli inquinatori di Taranto sono cumulative, e non in competizione, riteniamo sia di grande utilitร prendere coscienza di come, anche la Marina Militare, avrebbe trattato la nostra terra.
Dallโarticolo del Corriere di Taranto reperibile a questo link, leggiamo:
La testimonianza dellโIspettore Severini e unโindagine misteriosamente bloccata
LโIspettore Severini ha reso noto durante la sua udienza, di aver partecipato, nel novembre 2005, ad una attivitร di indagine svolta dallโex pm Petrocelli, relativa a delle attivitร collegate con lโArsenale di Taranto. Essa era partita inizialmente per verificare le condizioni di lavoro โ da un punto di vista dellโambiente e di attivitร , sia per la sicurezza che per la salute โ del personale della ex area imprese (โex area IPโ) allโinterno dellโArsenale. E che portรฒ al sequestro dellโintera area, pari a 20.000 metri quadri, di tutti gli insediamenti โ circa settanta fra officine, laboratori e installazioni โ proprio in relazione alle precarie condizioni in cui si trovavano, alla presenza di prodotti, sostanze e materiali altamente tossici e nocivi.
Situazione confermata anche dal Genio Militare della Marina e dal servizio di sicurezza interna dellโArsenale della Marina Militare. Che informarono il Severini di aver redatto nel 2003 una relazione nella quale era stato riportato โche era assolutamente impossibile portare in avanti lโesercizio del bacino per condizioni strutturali precarissime ed estreme condizioni di pericolositร โ.
Lโattivitร di indagine si รจ protratta fino allโestate del 2006 e portรฒ, oltre alle sospensioni delle attivitร lavorative, al blocco del bacino Brin, nel quale cโera anche un sommergibile in manutenzione.
Poi perรฒ, lโindagine fu bloccata. Severini fu fermato nelle attivitร ispettive, con il pm Petrocelli che non potette piรน consentire lโaccesso allโinterno dellโarea marina. Il giorno dopo sarebbe dovuto toccare al bacino Ferrati che รจ adiacente al bacino Brin, nel quale cโera una nave da guerra in manutenzione.
Tra lโaltro, il teste ha anche dichiarato che gli fu anticipato โdal Comandante del SIOS e da alcuni informatori interni miei, dellโArsenale che sarei stato bloccato. Cosa che poi in effetti si รจ verificata, perchรฉ ci fu un incontro tra lโallora direttore di Marinarsen e il mio dirigente. Lรฌ mi รจ stato riferito, dallโinformatore presente allโincontro, che avevano concordato che io quellโindagine non avrei dovuto piรน continuarla. E si รจ verificatoโ. Il SIOS era il Servizio informazioni operative e situazione, unโarticolazione dei servizi segreti italiani, costituito allโinterno di ciascuna delle forze armate italiane.ร stato sostituito dal 2001 dal II Reparto Informazioni e Sicurezza dello Stato Maggiore della Difesa, attraverso i suoi uffici, come il Centro intelligence interforze.
Unโindagine dunque molto โpesanteโ che creava problemi ad alti livelli. Dopo mesi di indagine e di aree sottoposte a fermo, la mattina in cui sarebbe dovuto avvenire il sequestro, tutto venne bloccato. Dichara Severini: โProcedetti al fermo ai sensi del 55 del C.P.P.. La sera finii tardi. Chiamai il Dottor Petrocelli il quale mi disse perรฒ โVa beh, adesso รจ giร tardi. Ci vediamo domani mattina in Procuraโ. Alle otto ero giร lรฌ. Mentre stavo arrivando, il Dottor Petrocelli stava uscendo dalla stanza perchรฉ era stato chiamato dal Procuratore. Lโho ho atteso. Mi ha detto: โAspetta qualche minuto. Facciamo quello che dobbiamo fareโ. Lโho atteso per ore. Dopo qualche ora รจ tornato mortificato e mi ha detto: โNon se ne fa piรน nulla. Non possoโฆโ.
Unโindagine che per Severini sarebbe comunque andata avanti negli anni, con interventi nel 2007 della Digos, Guardia di Finanza, il NOE, confermando che โรจ tutto depositato in Procuraโ. Oltre ad aver egli stesso tutta la documentazione, che a fine udienza รจ stata messa agli atti con lโok della difesa, dellโaccusa e della Corte dโAssise.
La situazione ambientale dellโArsenale e delle aree prospicienti il Mar Piccolo
Passando allโaspetto ambientale della deposizione, Severini ha dichiarato che sin dal primo giorno di ispezione, accompagnato dal nucleo del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) dei Carabinieri, โmi sono accorto, oltre che della presenza di notevolissime quantitร di amianto un poโ ovunque sul terreno sul quale insistevano tutti gli insediamenti delle imprese private dellโโex area IPโ (โIndustrie Privateโ) che per le caratteristiche strutturali e di conservazione dello stato dei luoghi, addirittura veniva denominata โShangaiโ, osservai anche terreni crudi contaminati, impregnati di qualsiasi tipo di sostanza nociva, solventi, diluenti, oli sintetici sulla nuda terra. Il problema era quello che, durante le piogge oppure per acque di altra provenienza che dilavavano il terreno, finiva tutto quanto direttamente in mare. In Mar Piccolo โ ancora peggio โ scoprii per caso durante sempre questi passaggi da un viottolo allโaltro, scopri delle canalizzazioni ben mimetizzate โ delle tubazioni โ che scaricavano direttamente a mare da pozzetti che erano stati realizzati nellโarea ex impreseโ.
Successivamente Severini chiese ad ARPA Puglia e ad un laboratorio di analisi indicato dalla Marina Militare (se ne occupรฒ un laboratorio di Marconia, in provincia di Matera), di effettuare una caratterizzazione dei contenuti di queste canalizzazioni. โIn queste canalizzazioni furono trovati, oltre che quantitativi di solventi, diluenti, oli minerali eccetera, anche quantitativi di PCB (il PCB รจ il policlorobifenile, un olio dielettrico altamente cancerogeno) che scaricavano a mareโ.
A conferma di tutto questo, fu interessato il NOE di Lecce. โI Militari del NOE si immersero. Hanno fatto dei rilievi fotografici e anche dei filmati dai quali รจ venuto fuori che sul fondale cโera di tutto, compresi trasformatori aperti. Perchรฉ questi oli dielettrici erano contenuti nei trasformatori, erano di uso pressocchรจ esclusivo โ quantomeno nel 99,999% โ in trasformatori dielettrici che non erano soltanto in uso della Marina Militare ma un poโ dappertutto (lโEnel, lโIlva, la Cementir, lโOspedale Civile, un poโ tutti quanti)โ.
Ad ulteriore conferma del gravissimo inquinamento ambientale prodotto, Severini acquisรฌ un documento della Regione Puglia โdel quale era in possesso anche sia la Provincia di Taranto e sia il Comune di Taranto (come Amministrazione), che riguardava la avvenuta esecuzione della caratterizzazione delle acque del Mar Piccolo. Dai documenti โ che sono molto chiari โ si evince che furono fatti dei carotaggi (il carotaggio era praticamente con delle sonde di perforazione del fondale marino). Risultรฒ che nei sedimenti di fondo, per 5/6/7 e 8 metri di profonditร , i sedimenti del Mar Piccolo in quella zona lรฌ erano praticamente letteralmente โ posso usare un termine forte? โ intrisi di sostanze altamente nocive, compreso il PCBโ. Il tutto con la superviisone dellโICRAM, lโIstituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al mare, negli anni assorbito dallโISPRA.
Fu la conferma โche praticamente il PCB che era presente lรฌ in quantitร importanti โ veramente importanti โ era fuoriuscito da questi trasformatori. Cโera anche piombo, mercurio nei fondaliโ.
Inoltre, Severini ricorda come lโindagine avrebbe dovuto prevedere la possiiblitร di tracciare lo smaltimento del PCB da parte dellโArsenale. Anche perchรฉ il teste ricorda anche che โper la Marina Militare, al contrario di tutti gli altri detentori dei trasformatori di apirolio, la denominazione commerciale era โAskarelโ. Dico questo perchรฉ in un documento ufficiale โ perรฒ del quale non ho copia o nulla โ la Marina Militare dichiarรฒ di non aver mai avuto Askarel nellโambito del suo stabilimento. Io andai a scoprire invece che nellโottobre del 2005 la Guardia di Finanza sequestrรฒ una vasca, allโinterno dello stabilimento militare, che conteneva apirolioโ.
Addirittura il teste ha citato un episodio verirficatosi durante i lavori per la realizzazione di condotte fognanti lungo un tratto stradale di unโarea confinante con lโarea imprese. Lavori interrotti perchรจ i lavoratori della ditta incaricata si sentirono male riepetutamente. Il motivo fu il riemergere in superficie โdi materiali di qualsiasi genere. Per cui, quando sono andato a vedere, ho trovato eternit frammentato in quantitร notevoli che era stato utilizzato addirittura, insieme ad altre macerie di qualsiasi natura, come riempimento stradale. Quindi fu fatta la caratterizzazione di tutta lโarea e in tutta lโarea il terreno risultรฒ contaminato da materiali frammisti di qualsiasi natura, oltre sempre che di oli dielettrici ecceteraโ.
Dunque Severini ha reso noto di un vero e proprio impianto di smaltimento diretto in Mar Piccolo composto da diverse canalizzazioni con tombini di scarico direttamente a mare.
Le conclusioni dellโIspettore Severini sono molto amare. โร successo che io ho tirato le somme su tutto ciรฒ che avevo visto sino ad allora. Ho fatto lโinformativa e lโho depositata. La 9395. In ufficio non cโรจ. Ed ho scritto che, allโepoca, i trasformatori che sono stati trovati a ridosso della banchina dellโex area imprese della Marina Militare erano esclusivamente della Marina Militare. Stiamo parlando di quantitativi abbastanza considerevoli, veramente considerevoli. Ma non ho piรน potuto fare questa verifica e non so quanto potesse essere stato il quantitativo di PCB da parte dellโArsenale. Non lo so, a tuttโoggi io non lo soโ.
Le indagini, ha confermato poi Severini nella seconda udienza, sono prosguite negli anni per diversi segmenti. Indagini che alune volte sono state condotte anche da alcuni pm che hanno portato avanti lโinchiesta sullโIlva confluita nel processo โAmbiente Svendutoโ. Eโ chiaro che lโobiettivo della difesa รจ evidenziare lโeventuale discrasia tra gli interventi della Procura sul siderurgico e quelli mai avvenuti sullโArsenale in materia di inquinamento ambientale.