UNA BUONA NOTIZIA: gli enti locali riuniti a Roma non hanno firmato!
Dall’incontro è emerso che il Mimit ha accolto la richiesta del sindaco di Taranto di coinvolgere il Consiglio comunale prima
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Read MoreDomani gli enti locali rappresentati dal Sindaco di Taranto Bitetti, dal Presidente della Provincia Palmisano e dal Sindaco di Statte
Read MoreLunedì 14 luglio, alle 19, ci incontriamo sotto Palazzo di Città. Crediamo non ci sia cosa più urgente da fare
Read MoreMentre cresce la preoccupazione per un possibile via libera all’Accordo di Programma e alla nuova AIA per l’ex Ilva, lunedì
Read MoreL’Istituto Superiore di Sanità ha espresso un parere negativo sull’istanza di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la fabbrica ex Ilva. È un fatto gravissimo, che da solo dovrebbe bastare a bloccare ogni ulteriore passo verso una nuova autorizzazione a produrre acciaio a danno della salute pubblica.
Read MoreLa battaglia attorno alla questione ex-Ilva vive una fase delicatissima. Dopo l’appello, firmato da oltre cento realtà del territorio, le istituzioni locali hanno finalmente dato un primo segnale di ascolto, scegliendo, almeno per ora, di non firmare il famigerato Accordo di Programma proposto dal Ministro Urso.
Read MoreNella bozza dell’accordo di programma sull’ex Ilva non ci sono “scenari produttivi”, come si ostinano a chiamarli. Ci sono fasi obbligate, in sequenza, già pianificate fino al 2039. Un cronoprogramma vero e proprio per garantire 6 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, senza interruzioni. Vediamo nel dettaglio cosa avrebbe in mente il ministro Urso per noi:
Read MoreNon bastava un governo che da mesi lavora per tenere in piedi un disastro industriale fallito, che continua ad avvelenare Taranto e a devastare la sua economia alternativa. Ora assistiamo anche al ministro Urso che si permette di attaccare la Commissione Europea per aver semplicemente ricordato che, su procedimenti così gravi per l’ambiente e la salute, va garantita la partecipazione pubblica.
Read MoreIn merito alla nuova lettera di messa in mora inviata all’Italia dall’Unione Europea sul mancato rispetto della direttiva sulle emissioni industriali, il Ministro Urso ha dichiarato all’Ansa che il provvedimento farebbe riferimento a fatti pregressi e si è detto preoccupato che tali notizie scoraggino gli acquirenti dell’ex-Ilva. Ha definito quella dell’UE un “condizionamento esterno”.
Read MoreLa propaganda di governo si scontra impietosamente con la realtà fallimentare del salvataggio della fabbrica. E’ di questa mattina la notizia del sequestro senza facoltà d’uso, da parte dell’Autorità giudiziaria, dell’altoforno 1 dopo il pericoloso incendio occorso ieri mattina. Le accuse sono di omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro e getto pericoloso di cose, con rischio, dunque, per chi è dentro e chi è fuori dalla fabbrica. Un macigno pesantissimo su piani che fanno acqua da tutte le parti.
Read MoreOggi, mentre il ministro Pichetto Fratin è in città a sostenere la candidatura a sindaco di Lazzaro, l’altoforno Afo1 esplode. Una colonna di fumo visibile da chilometri, l’ennesimo segnale di un impianto pericoloso, obsoleto, mai messo in sicurezza. Nessun ferito, solo per un caso fortuito.
Read MoreIl Ministro della tutela e della difesa dell’ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, domani sarà a Taranto. Ma con chi sceglie di parlare? Non con chi da anni vive e denuncia le conseguenze di uno stabilimento che uccide. Domani il ministro dell’ambiente verrà a parlare con Confindustria.
Read MoreIeri si è svolto il precetto pasquale nell’ex-Ilva di taranto. I commissari straordinari ed il Ministro Urso (tramite messaggio letto
Read MoreLa trattativa fra Baku Steel, la società in pole position per l’acquisizione degli impianti dell’ex-Ilva, e i commissari di Acciaierie d’Italia inizia a mostrare qualche dettaglio in più e ciò è già sufficiente per scoprire il grande bluff di quest’ennesimo tentativo di riportare sul mercato una fabbrica al capolinea.
Read MoreE’ notizia di ieri la scelta da parte del Mimit della “migliore offerta” per rilevare gli ex impianti Ilva di Taranto da parte di Baku Steel. Inizieranno ora le trattative tra lo Stato Italiano e l’azienda azera per limare le distanze presenti. Ma se agli “alti livelli” si festeggia e pasteggia per questo risultato, Taranto si trova di fronte ad una “OFFERTA CHE NON SI PUO’ RIFIUTARE” portata da un cavallo azero.
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