GxT per la realizzazione di un Centro di Recupero delle Tartarughe Marine a Taranto
GxT per la realizzazione di un Centro di Recupero delle Tartarughe Marine a Taranto
Read MoreGxT per la realizzazione di un Centro di Recupero delle Tartarughe Marine a Taranto
Read MoreNuova denuncia ad Acciaierie d’Italia nell’anniversario della nascita del siderurgico. Domani la raccolta firme lanciata da Luciano Manna e GxT.
Read MoreSfiorato un nuovo dramma stasera nello stabilimento ex-Ilva : caduta una bramma da un carroponte a causa del cedimento delle funi.
Read MoreNel corso di un intervento al Mise del ministro Giancarlo Giorgetti, abbiamo dovuto ascoltare in tutta Italia, ma riecheggiano soprattutto a Taranto, le seguenti parole: “Non solo io, ma anche il presidente Draghi, vogliamo che si produca più acciaio possibile a Taranto e Genova, ovunque per riportare al lavoro tutti i lavoratori in cassa integrazione”.
Read MoreSe qualche anno fa ci scandalizzammo per la frase di Fabio Riva che definiva come “minchiata” qualche tumore in più nella popolazione, oggi abbiamo il diritto e dovere di alzare la voce dopo le affermazioni del Presidente del Consiglio Draghi pronunciate durante la firma dei primi protocolli per i progetti del PNRR con le regioni
Read MoreUn approfondimento sulle motivazioni con cui la Corte d’Assise di Taranto ha respinto l’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo dell’ex-Ilva.
Read MoreAnche la Corte d’Assise ha respinto la richiesta di dissequestro! È un’ottima notizia che segue il no da parte della Procura di Taranto, avvenuto già poche settimana fa. Ricordiamo che il dissequestro è una condizione essenziale per la conclusione del contratto di vendita dell’acciaieria ad ArcelorMittal, insieme alla compartecipazione dello Stato, tramite Invitalia.
Read MoreCi siamo sempre stati e ci saremo sempre in piazza, come ieri, per ribadire il nostro ” No al sacrificio di Taranto”!
Read MoreDomenica 22 maggio prossimo, alle ore 17, saremo in piazza Garibaldi anche noi alla manifestazione indetta dal Comitato cittadino per la Salute e l’Ambiente a Taranto, come sempre per difendere le ragioni del territorio e pretendere la chiusura del siderurgico, fonte di tutti i mali della città.
Read MoreL’istanza era stata avanzata a fine marzo scorso alla Corte d’Assise di Taranto dagli avvocati di Ilva in Amministrazione Straordinaria in vista delle scadenze contrattuali di fine maggio 2022 tra la stessa Ilva e Acciaierie d’Italia. L’acquisto dei rami d’azienda da parte di Acciaierie è infatti vincolata, fra le altre clausole, al dissequestro degli impianti che, dopo la sentenza di Ambiente Svenduto dello scorso anno, hanno trovato conferma in una nuova confisca.
Read MoreDa Roma hanno stabilito, sulla pelle dei tarantini, di togliere alla comunità 150 milioni di euro destinati alle bonifiche, per dirottarli alla produzione e agli investimenti sugli impianti di Acciaierie d’Italia.
Read MoreQuesta mattina la CEDU ha emesso quattro nuove condanne ai danni dell’Italia poiché le emissioni continuano a dimostrare un pericolo per i cittadini.
Read MoreA questo link è possibile rivedere la puntata “La polvere negli occhi” della trasmissione di Rai 3 “Che ci faccio qui” andata in onda sabato scorso.
Read MoreQuesta sera alle 21.45 su Rai3, nella trasmissione “Che Ci Faccio Qui” di Domenico Iannacone, si parlerà del dramma legato all’inquinamento del nostro territorio. La puntata si intitola “La polvere negli occhi” e vi hanno dato il loro prezioso contributo, fra gli altri, il prof. Alessandro Marescotti e la dott.ssa Grazia Parisi.
Read MoreE’ notizia di ieri che sette dirigenti ArcelorMittal sono stati, per questo incidente, rinviati a giudizio per omicidio colposo. L’incidente, secondo gli inquirenti, poteva essere evitato se quei dispositivi fossero stati installati e utilizzati nel modo corretto. Inoltre quel giorno i vertici della società consentirono «la prosecuzione delle lavorazioni in quota – si legge negli atti di inchiesta – malgrado le avverse condizioni meteo che esponevano il personale a inaccettabile rischio che non veniva minimamente valutato».
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