La denuncia

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Eni scarica Acciaierie d’Italia

Dal 30 settembre scorso ENI non fornisce più il gas al siderurgico di Taranto. Anche se non è stato detto esplicitamente, è facile intuire che il motivo stia nell’inaffidabilità patrimoniale dell’ex-Ilva, già in debito con ENI per quasi 300 milioni di euro. Acciaierie d’Italia ha ora tre mesi di tempo per trovare un nuovo fornitore, fino ad allora ci penserà l’ennesimo paracadute di Stato, stavolta offerto attraverso la Snam, controllata da Cassa Depositi e Prestiti.

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Ambiente

Nuova interpellanza dal basso alla Corte di Giustizia Europea sulle mancanze dell’ex-Ilva

Il tribunale di Milano, grazie all’iniziativa messa in campo da Genitori tarantini – Associazione ETS supportata dagli avvocati Rizzo Striano e Amenduini che hanno presentato l’azione inibitoria collettiva contro il siderurgico, chiede ai giudici della Corte di Giustizia Europea di esprimere se le norme comunitarie abbiano prevalenza su quelle italiane.

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Ambiente

La correlazione non è dimostrabile: tutti assolti gli imputati del processo Zaratta

Nessuna giustizia per Lorenzo Zaratta. Sono stati assolti tutti gli imputati e i vertici dell’ex Ilva, sotto processo per far luce sulle responsabilità della morte del piccolo Lorenzo. Un’ingiustizia che trova fondamento nella mancata possibilità di mettere in relazione l’inquinamento della fabbrica con la patologia accusata dal piccolo Lorenzo

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Ambiente

Rinviati a giudizio sette dirigenti ArcelorMittal per l’incidente alla gru che uccise Cosimo Massaro

E’ notizia di ieri che sette dirigenti ArcelorMittal sono stati, per questo incidente, rinviati a giudizio per omicidio colposo. L’incidente, secondo gli inquirenti, poteva essere evitato se quei dispositivi fossero stati installati e utilizzati nel modo corretto. Inoltre quel giorno i vertici della società consentirono «la prosecuzione delle lavorazioni in quota – si legge negli atti di inchiesta – malgrado le avverse condizioni meteo che esponevano il personale a inaccettabile rischio che non veniva minimamente valutato».

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Ambiente

Ancora fumi sulla città: uno scandalo senza fine

Questa foto di oggi pomeriggio sta girando su internet: mostra quanto il forte vento abbia portato una enorme quantità di polveri di minerale fuori dalla fabbrica per essere riversato sulla città di Taranto. Una vergogna che evidenzia sia quanto siano insufficienti e inutili le coperture dei parchi minerali, sia quanto criminali siano quegli impianti che, evidentemente, vanno chiusi immediatamente!

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Ambiente

Presentata la seconda denuncia contro Acciaierie d’Italia

Dopo quella di Giustizia per Taranto depositata a maggio di quest’anno, grazie all’iniziativa dello storico attivista tarantino Luciano Manna, è stata depositata questa mattina in Procura la seconda denuncia querela nei confronti della fabbrica per la gestione degli impianti da parte di ArcelorMittal prima e Acciaierie d’Italia poi.

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AmbienteAttività ed Eventi

Sit-in al tribunale per chiedere la revoca della facoltà d’uso agli impianti ex-Ilva sotto sequestro

Quando fu concessa la facoltà d’uso dell’altoforno 4, dopo la morte di Giacomo Campo, vi erano, a Taranto, un Procuratore Capo, Carlo Maria Capristo, e un commissario dell’Ilva in Amministrazione Straordinaria, Enrico Laghi. Entrambi, oggi, sono accusati di aver agito, contrariamente ai loro doveri, in favore dell’immediato dissequestro degli impianti. Alla luce anche di queste indagini e ipotesi di reato, che evidenziano l’esistenza di uno schema di pressioni illecite e corruttive nella gestione della vicenda Ilva, chiediamo, con forza, alla Procura della Repubblica di Taranto, di chiedere la revoca della facoltà d’uso di tutti gli impianti dell’area a caldo.

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AmbienteBlog

Capristo e Laghi: un “patto d’Acciaio” per favorire la fabbrica

Ieri abbiamo dato notizia dell’arresto dell’ex commissario Ilva Enrico Laghi nell’ambito dell’inchiesta a carico del Procuratore di Taranto Capristo. Oggi proponiamo un approfondimento sulla questione poiché gli elementi indiziari emersi sono a dir poco sconcertanti e vanno conosciuti. Un vero insulto alla nostra comunità e a quanti sono morti dentro e fuori alla fabbrica.

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