AmbientePolitica

Il Consiglio comunale si è espresso contro la discarica vergine e l’AIA ad Acciaierie d’Italia

Prendiamo atto che ormai non c’è Consiglio comunale di Taranto in cui Giustizia per Taranto non venga nominata.

“Ringraziamo” i consiglieri di minoranza perché, sebbene lo facciano con pretese strumentali, quando non denigratorie, con i pochi strumenti a propria disposizione, riconoscono nella nostra associazione un fondamentale strumento di lotta e di pressione, analisi critica degli accadimenti della città. Pur deplorando certi metodi, che sono gli stessi coi quali si è condotta un’intera campagna elettorale apostrofando come “nano” il consigliere comunale e nostro socio Luca Contrario, rassicuriamo sul fatto che continueremo sulla strada di sempre e sempre dalla parte del territorio che amiamo.

Luca Contrario e Antonio Lenti, che in Consiglio rappresentano i rispettivi movimenti politici, godono di tutta la nostra fiducia, in quanto portatori di valori e idee declinate insieme, da anni, in tutti i contesti percorribili, come ben espresso anche oggi. Tuttavia, per quanto sia difficile comprenderlo da parte di chi crede nel leaderismo, Giustizia per Taranto è un collettivo che si riconosce nella democratica, plurale e partecipata assemblea di tutti i propri soci e socie, con un metodo che costituisce un patrimonio in cui crediamo e che manterremo saldo, anche se in controtendenza.

Oggi l’assise che detta le linee politiche del Comune di Taranto ha deliberato di opporsi all’ex discarica Vergine di contrada Palombara, così come al rilascio di una nuova autorizzazione all’ex-Ilva. Siamo ben consci che il parere del Comune sull’AIA all’ex-Ilva potrà essere scavalcato dal Governo, ma l’atto politico del Comune, per quanto non esaustivo, non è affatto secondario. Piuttosto, è singolare la posizione del centro-destra tarantino che, da una parte dice di voler difendere l’ambiente ritenendo inutile l’atto di indirizzo politico del Comune e dall’altro sostiene le leggi che limitano proprio i poteri del sindaco sulla questione ambientale. La politica è l’arte nobile con cui ci si prende cura del bene comune e a parlare sono sempre gli atti, non le simpatie o le antipatie per gli amministratori. Il rifiuto della partecipazione al procedimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale è materia che può riguardare un’associazione, non il Comune, che ha il preciso dovere di rappresentare la comunità manifestando la propria contrarietà all’interno di procedimenti amministrativi che, piacciano o non piacciano, sono in atto.

Per questo, lontani dalle fazioni, ci riteniamo soddisfatti dalle deliberazioni odierne, pur sapendo che sono solo un piccolissimo tassello nella costruzione della città che vogliamo e che, evidentemente, fa a meno di mostri ecologici come il siderurgico e come l’ennesima discarica nella nostra provincia.