Ex-Ilva: il Ministro Urso ormai fa la guerra a chiunque difenda i diritti dei tarantini
Non bastava un governo che da mesi lavora per tenere in piedi un disastro industriale fallito, che continua ad avvelenare Taranto e a devastare la sua economia alternativa. Ora assistiamo anche al ministro Urso che si permette di attaccare la Commissione Europea per aver semplicemente ricordato che, su procedimenti così gravi per l’ambiente e la salute, va garantita la partecipazione pubblica.
Invece di inchinarsi a queste sacrosante richieste di trasparenza e democrazia, Urso definisce “improvvide” le dichiarazioni di Bruxelles e arriva persino a parlare di “intervento su commissione” (!), scambiando le istituzioni europee per comitati di quartiere. È gravissimo che un ministro della Repubblica:
• consideri fastidioso il coinvolgimento dei cittadini su scelte che li riguardano direttamente;
• provi a screditare chi chiede il rispetto delle norme europee e della Convenzione di Aarhus, che l’Italia ha sottoscritto;
• usi il tavolo di un negoziato per provare a intimidire chi fa semplicemente il proprio dovere.
Urso e il suo governo non vogliono trasparenza. Non vogliono ascoltare i cittadini. Non vogliono che Taranto decida sul proprio futuro. Noi invece sì. E continueremo a batterci perché nessuno calpesti i nostri diritti, né a Roma né a Bruxelles.